Storia e tradizioni

Il territorio collinare, la fertilità dei suoli e la leggera altitudine rispetto alla costa della regione del Parteolla costituivano fattori significativi per l’insediamento di attività umane fin dalle epoche più remote. Il territorio di Donori conserva tracce e testimonianze archeologiche come diversi nuraghi, il più importante dei quali è S’Omu de S’Orcu.

Nel territorio sono state rinvenute numerose sepolture attribuite all’epoca romana, alcune localizzate nella località Santa Barbara risalenti al periodo imperiale. Nelle aree circostanti la chiesetta campestre di San Nicola sono stati individuati i resti di una villa romana ed una iscrizione.

Nel medioevo, fra il 1219 e il 1503, Donori appartiene al giudicato di Cagliari, Curatoria di Parte Olla, passando poi ai Pisani ed agli Aragonesi. Per oltre un secolo il paese fu disabitato, fino al 1619 quando il villaggio viene ripopolato da genti provenienti da paesi vicini, per opera del feudatario locale allo scopo di sfruttarne le potenzialità agricole.

Successivamente il paese cade sotto il dominio piemontese. A quest’ultimo periodo è riferibile la costruzione della chiesetta campestre della Madonna de Sa Defenza, ora sede di una festa tradizionale molto sentita dalla popolazione locale.

Fra le altre attività del passato, in località S’Ortu Becciu, si trova la vecchia miniera di piombo argentifero, attiva per oltre un secolo sino al 1960. Notevole fino agli anni ’50 l’estrazione del granito dalle cave di Tuvu e Santa Barbara.

 

fonte www.parteolla.it

Data di ultima modifica: 27/02/2017

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