Paesaggio e beni culturali

La peculiare conformazione del territorio, la distinzione fra le forme collinari, protese verso il territorio montano del Gerrei, e le superfici lievemente ondulate orientate verso la piana del Campidano, spiegano la varietà di forme e paesaggi presenti.

Il tessuto urbano del paese di Serdiana pare segnare un raccordo fra le espressioni più selvatiche e naturali della vegetazione mediterranea e le dolci ed armoniose geometrie dei paesaggi coltivati. Nelle parti addossate ai rilievi, fra maestosi lecci, filliree ed eriche, mirti e lentischi, fioriture del ciclamino e degli oleandri, vive una ricca fauna selvatica. Le colline coltivate, coperte di olivi, vigneti e distese di cereali, stemperano le loro sinuosità in avvallamenti in cui si raccolgono le acque, punteggiando il paesaggio.

Lo stagno di Su Staini Saliu, circondato dalle distese dei campi coltivati, si presenta come una singolarità ecologica che, con la sua tipica vegetazione di giunchi e popolazione di specie acquatiche, interrompe e arricchisce la varietà cromatiche delle vaste colture presenti.

La Chiesa di Santa Maria di Sibiola, gioiello dell’arte Romanica immersa nel paesaggio rurale, esprime il forte legame fra la cultura locale e le tradizioni dell’agricoltura.

Nel paese la Chiesa del Santissimo Salvatore, la Cappella di Sant’Antonio da Padova e la Casa Carcassona, più nota come Castello Roberti, il Museo etnografico, il Monte Granatico, la Biblioteca Comunale, costituiscono un insieme di testimonianze della storia e delle tradizioni della cultura rurale.

 

fonte www.parteolla.it

Data di ultima modifica: 27/02/2017

torna all'inizio del contenuto
torna all'inizio del contenuto