Risposte alle domande più frequenti

In questa sezione è pubblicato l'elenco delle domande più frequenti poste all'Ente. Queste rappresentano per noi un mezzo per dare una risposta a quesiti di carattere generale e specifici, che interessano la cittadinanza, gli operatori economici, i turisti, e tutti coloro che vorranno consultarle. Le domande risposte (FAQ - Domande frequenti) sono ordinate per settore dell'Ente. Sono consultabili liberaremente o attraverso il motore di ricerca sottostante.


Fare la raccolta differenziata è un obbligo di legge?

Si. Il decreto legislativo n°22/97 (il cosidetto Decreto Ronchi) prevede espressamente all'articolo 39 che la Pubblica Amministrazione debba "organizzare sistemi adeguati di raccolta differenziata in modo da permettere al consumatore di conferire al servizio pubblico rifiuti di imballaggio selezionati dai rifiuti domestici".

Perchè occorre fare la raccolta differenziata?

Perchè non sappiamo più dove buttare i rifiuti. Posto che non riusciamo a produrne di meno (ogni anno le quantità aumentano di circa il 2% a causa delle nostre abitudini "consumistiche"), quantomeno proviamo a riciclarne una parte. Le discariche esistenti sul nostro territorio, infatti, si stanno esaurendo e sta diventando impossibile crearne di nuove (basta vedere cosa sta succedendo in Campania). Gli inceneritori d'altro canto, non riescono a bruciare tutto il materiale che gli viene portato (e, in ogni caso, producono cenere da portare in discarica).

Facendo la raccolta differenziata risparmiamo?

Se per risparmiare si intende veder diminuire la tassa rifiuti, la risposta è NO. Il risparmio che si ottiene è relativo, nel senso che, se oggi spendiamo 100, domani, con la raccolta differenziata, spenderemo 150;se non la facessimo, spenderemmo 200.
Il risparmio è, piuttosto, a livello nazionale, perchè 1) riciclando i rifiuti le discariche durano di più e non dobbiamo spendere per crearne altre; 2) produrre un nuovo oggetto a partire da materiale riciclato costa,in genere, molto meno che crearlo a partire dalle materie prime vergini.

Perchè dobbiamo fare la raccolta dell'umido?

Per due motivi:

  • Il decreto Ronchi stabiliva che entro il 2003 tutti i Comuni dovevano raggiungere il 35% di raccolta differenziata (ossia ogni 100 kg di rifiuti complessivamente prodotti, 35 dovevano essere differenziati, ossia mandati a recupero). Con la sola raccolta differenziata "secca" (carta, plastica, vetro, acciaio e alluminio) si raggiunge al massimo il 25% (attualmente l'Unione è al 16%). Se si fa la raccolta dell'umido, invece, che rappresenta circa il 30% dei rifiuti complessivi, si arriverebbe al 55%. Ci sono realtà in Italia che arrivano anche all'80 -90%.
  • La Regione Sardegna ha stabilito che chi non fa la raccolta dell'umido debba essere penalizzato con un aumento della tariffa di smaltimento (in discarica o nell'inceneritore) del 30%. Se invece la raccolta viene fatta, si ha una premialità del 30%. A conti fatti, ci è convenuto attivare il servizio perchè non farlo ci sarebbe costato di più.

Il materiale che stiamo differenziando nell'Unione viene riciclato?

Si. Attualmente il materiale viene portato presso gli stabilimenti della provincia di Cagliari che ci sono stati indicati dai Consorzi di filiera del CONAI.
La Carta la portiamo alla Ditta "Papiro Sarda" di Macchiareddu;
La Plastica alla ditta "So.Ma. Ricicla" di Macchiareddu;
Il Vetro, l'acciaio e l'alluminio alla ditta "Ecosansperate", di San Sperate;
Il metallo alla ditta "West Recycling" di Macchiareddu.

Per quanto riguarda l'umido occorre precisare che, allo stato attuale, gli impianti nella Provincia di Cagliari che sono destinati a ricavare da esso il compost sono ancora in fase di costruzione. Si prevede che siano attivi nel 2006.
Seguendo le Direttive regionali, l'umido lo stiamo portando al Consorzio Industriale di Villacidro.

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