Progetto B.U.S. 21
Che cos'è il progetto BUS 21
B.U.S. 21 (Burcei, Unione del Parteolla e Sinnai per Agenda 21) è il progetto di Agenda 21 promosso dal Comune di Sinnai (Amministrazione capofila), il Comune di Burcei e l'Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano (Dolianova, Serdiana, Soleminis, Donori, Barrali e Settimo San Pietro).
Il progetto coinvolge un totale di 39.221 abitanti (ISTAT 2001) su un territorio di 54.133 ettari.
Le Amministrazioni comunali di Sinnai, Burcei e l'Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano promuovono l'avvio di un processo di Agenda 21 che, attraverso la collaborazione trasversale tra gli Enti e il coinvolgimento dei cittadini, incentivi la gestione integrata e sostenibile del territorio e il miglioramento della qualità della vita.
Per vedere il sito ufficiale del progetto BUS 21 andare sul sito del Comune di Sinnai.
L'attività
Qui di seguito elenchiamo le attività già svolte, o in corso di svolgimento, relative al progetto BUS 21.
Nell'ambito del nuovo finanziamento del progetto BUS 21 l'Unione ha promosso la creazione di un Ecosportello, con sede a Dolianova.
Lo sportello ha lo scopo di di dare informazioni generali, riferimenti normativi, indicazioni su finanziamenti, sgravi fiscali e contributi economici, su argomenti quali: il risparmio energetico, il mangiare sano, i rifiuti.
Lo sportello mette a disposizione dell'utenza materiale divulgativo e informativo cartaceo da consultazione.
Tra le attività previste, lo sportello si occuperà di organizzare incontri con esperti sui temi maggiormente richiesti dall'utenza, di supportare i cittadini per la costituzione di Gruppi di acquisto e curare la relazione tra utenza e imprese.
L'Ecosportello di Dolianova è presso il Municipio di Dolianova, in Piazza Brigata Sassari (Piano terra, corridoio a destra) ed è aperto il Martedì dalle 16:00 alle 18:00 e il Venerdì dalle 08:30 alle 10:30.
Lo Sviluppo sostenibile
Per sviluppo sostenibile si intende:
- uno sviluppo che risponda alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze (Brundtland, World Commission on Environment and Development, 1987);
- un miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi alla base (World Conservation Union, UN Environment Programme and World Wide Fund for Nature,1991).
Il concetto di sviluppo sostenibile è un concetto che comprende tre dimensioni: ambientale, sociale ed economica. Lo sviluppo si può definire sostenibile quando ciascuno di questi tre aspetti ha lo stesso peso e la stessa importanza.
Gli aspetti di fondo dello sviluppo sostenibile sono tre:
- Arrestare il degrado ambientale
- Impedire l'impoverimento delle future generazioni (equità intergenerazionale)
- Migliorare la qualità della vita e l'equità tra le attuali generazioni presenti in tutto il mondo (equità intragenerazionale)
AGENDA 21
Durante la Conferenza delle Nazioni Unite, svoltasi a Rio de Janeiro nel 1992 con la partecipazione di 180 nazioni, venne individuato in Agenda 21 lo strumento operativo per perseguire lo sviluppo sostenibile nel 21° secolo.
L'Agenda 21 è un documento, meglio definito come programma d'azioni, che elenca, proprio come in un'agenda, le cose da fare nel ventunesimo secolo per favorire lo sviluppo sostenibile, ovvero politiche, strategie e azioni che i paesi firmatari si impegneranno ad attuare affinché la gestione delle risorse sia più efficiente e la distribuzione delle stesse più equa.
In maniera chiara e sintetica, Agenda 21 mette in risalto come lo sviluppo sostenibile sia realizzabile solo attraverso una programmazione mirata, indicando inoltre l'adozione di un processo attento e rigoroso come elemento necessario per affrontare ogni questione importante: un processo che esamini i diversi aspetti del problema, che prenda decisioni chiare sulle priorità, sui compromessi e sui sacrifici eventualmente necessari, che definisca il sistema dei controlli e degli incentivi, le finalità a lungo termine, i traguardi quantitativi e le scadenze per realizzare quanto è stato fissato.
Nel capitolo 28 delle Sezione 3 del documento Agenda 21, viene affrontato il ruolo dell'ente locale: dal momento che molti dei problemi e delle strategie delineate in Agenda 21 hanno origine dalle attività locali, la partecipazione e la cooperazione delle autorità locali sarà un fattore determinante nel perseguimento degli obiettivi di Agenda 21.
AGENDA 21 LOCALE
Agenda 21 Locale è uno degli strumenti essenziali per la promozione e la realizzazione dello sviluppo sostenibile: ogni autorità locale dovrebbe dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese private, ed adottare una propria Agenda 21 Locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le autorità locali dovrebbero apprendere ed acquisire dalla comunità locale e dal settore industriale, le informazioni necessarie per formulare migliori strategie.
Lo scopo di Agenda 21 Locale è quello di indirizzare una comunità locale verso una maggior qualità della vita attraverso un uso più sostenibile delle risorse (meno sprechi, più efficienza).
Gli elementi base del processo sono:
- Il Forum, nel quale tutti i soggetti interessati di una comunità si riuniscono per definire in modo diretto, partecipato e condiviso il percorso da compiere per migliorare la qualità della vita, lo sviluppo economico e l'ambiente.
- Il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente, attraverso l'analisi dell'ambiente fisico sociale ed economico, costituisce uno strumento di conoscenza e informazione e rappresenta la base per la pianificazione sostenibile del territorio.
- Il Piano d'Azione è il documento che scaturisce dal lavoro del Forum e contiene la definizione delle linee di intervento e l'individuazione degli strumenti d'azione per perseguire gli obiettivi individuati.
Per saperne di più
- Sito del Comune di Sinnai
- Dipartimento ONU per lo sviluppo sostenibile (in inglese)
- Coordinamento italiano delle Agende 21 Locali
- Sito del Formez
- Agenda 21 del Comune di Ferrara
- Agenda 21 della Provincia di Torino
- Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
- Sito ufficiale della Regione Sardegna
Data di ultima modifica: 06/04/2017